martedì 26 giugno 2012

Due grandi personalità: Golgi e Scarpa

Due sale della sezione di Medicina sono dedicate a Camillo Golgi e a Antonio Scarpa.
Camillo Golgi, istologo e patologo, grazie alle sue s
coperte in ambito medico ha ricevuto il Premio Nobel (all'interno del Museo si trova l'attestato) nel 1906.
All'interno della sala a lui dedicata ci sono numerosi preparati, da lui stesso realizzati, i suoi due microscopi e il primo microtomo, che gli servì per ridurre in sezioni accessibili all'esame microscopico i diversi organi del sistema nervoso. Numerosi sono anche i disegni che fece per disegnare la struttura della cellula.

All'interno del museo, nella sala dedicata a Antonio Scarpa, oltre che numerosi attrezzi usati da lui durante le autopsie, che gli hanno permesso di compiere importanti scoperte per l'anatomia, sono conservate anche due "reliquie": la sua testa e quattro dita di una mano.
Non si sa il motivo per cui queste parti del corpo del grande anatomico siano conservate all'interno del museo. La storia di come sono andati veramente i fatti, ormai, si è mescolata con la leggenda. Secondo alcuni era talmente amato che questi pezzi sono stati tenuti apposta come reliquie per ricordarlo. Secondo altri, invece, fu talmente odiato dai suoi collaboratori che, dopo la morte, decisero di mutilarlo.
La versione ufficiale di come andaro i fatti, però, sostiene che furono Carlo Beolchini e Mauro Rusconi, esecutore materiale del testamento di Scarpa, che decisero di conservare la testa e le dita come "preziose relique".

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